Industria 4.0: requisiti, caratteristiche e disposizioni della normativa… facciamo chiarezza! Quali sono i requisiti Industria 4.0 che le imprese devono possedere per soddisfare la normativa prevista dal Piano Transizione 4.0 e accedere al credito di imposta?
Il Piano Transizione 4.0
Innanzitutto, partiamo col definire che cos’è il Piano Transizione 4.0: si tratta di un programma di sostegno economico che punta sull’innovazione e sulla digitalizzazione delle aziende attraverso l’adozione di tecnologie avanzate. L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza produttiva e la competitività delle imprese italiane e di avvicinarsi ai livelli dei paesi europei più sviluppati dal punto di vista tecnologico.
Per raggiungere questo scopo, il Piano prevede una serie di incentivi e agevolazioni per le imprese che investono nelle tecnologie dell’Industria 4.0. Tra questi, rientrano ad esempio i finanziamenti agevolati per l’acquisto di nuovi macchinari e software, e degli sgravi fiscali per gli investimenti in ricerca e sviluppo. L’accesso a tali agevolazioni, tuttavia, richiede che macchinari e software siano conformi a determinate caratteristiche specificate dalla normativa. Nell’articolo esploreremo nel dettaglio quali sono i requisiti dell’Industria 4.0 e le caratteristiche che gli strumenti devono possedere affinché le aziende possano accedere a questi incentivi.
Quali sono i requisiti dei macchinari 4.0?
Partiamo innanzitutto dai macchinari di produzione. I beni acquistati, per ottenere l’agevolazione, devono rispondere ai requisiti che sono indicati nell’Allegato A della Legge dell’11 dicembre 2016 n. 232, che parla di “Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello «Industria 4.0»”.
La caratteristica principale riguarda l’interconnessione: i beni infatti, per rispondere ai requisiti 4.0, devono essere in grado di connettersi alla rete e di poter scambiare dati con altri sistemi. Questo è quello si intende quando sentiamo parlare di un macchinario “Industry 4.0 ready”, dicitura che accompagna spesso le macchine di ultima generazione. Lo scambio di informazioni con altri sistemi avviene sfruttando il protocollo di comunicazione del macchinario (OPC-UA, Modbus, TCP/IP eccetera).
Nell’Allegato A viene fornita una classificazione delle tipologie di macchine:
1) Beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti (ad esempio tagli laser, piegatrici, confezionatrici, centri di lavoro, troncatrici, robot e cobot, torni, presse, magazzini automatici, macchinari per la trasformazione degli alimenti e molto altro).
Questi devono inoltre ottemperare ad altre 5 caratteristiche obbligatorie:
e devono essere dotati di almeno 2 tra i seguenti ulteriori requisiti:
2) Sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità (strumentazione per la verifica dei requisiti di prodotto, sistemi di marcatura e tracciabilità, soluzioni per il monitoraggio dei consumi, strumenti e dispositivi per l’etichettatura, filtri e sistemi di trattamento e recupero di acqua, sostanze chimiche eccetera).
3) Dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0» (ad esempio dispositivi wearable, interfacce uomo-macchina (HMI), postazioni di lavoro dotati di soluzioni ergonomiche).
Software 4.0: requisiti e funzionalità
Anche riguardo ai software sono state definite precise caratteristiche a cui deve rispondere l’azienda 4.0 requisiti che anche in questo caso fanno riferimento alla legge 232/2006 (Allegato B sui beni immateriali). Il principale prevede che l’acquisto del bene immateriale (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) sia legato all’investimento del macchinario 4.0. In generale poi, l’Allegato B fornisce un elenco preciso di tutte le tipologie di software considerati 4.0.
La nostra esperienza in questo settore ci porta a sottolineare alcuni aspetti:
- Interconnessione bidirezionale: il software deve permettere non soltanto la lettura e la registrazione dei dati di produzione del macchinario, ma deve anche consentirne il controllo da remoto
- Backup dei dati: è fondamentale conservare le informazioni che la macchina ha comunicato, così come la lista dei comandi inviati da remoto. Questo consente innanzitutto di avere uno storico dei dati di lavorazione, utile per un’analisi sui metodi produttivi e per delle future ottimizzazioni. Ma anche, e soprattutto nel caso vengano richieste le agevolazioni previste dal Piano Industria 4.0, per attestare che l’interconnessione è stata correttamente implementata ed è funzionante.
- Infine, è importante chiarire che il concetto di interconnessione bidirezionale non prevede necessariamente che il macchinario debba essere interfacciato con il gestionale aziendale. Questa è una possibilità, ma non l’unica: esistono dei software in grado di rispondere autonomamente ai requisiti Industria 4.0 senza che per forza un’impresa debba acquistare un gestionale o mettere a disposizione quello già in uso. Uno di questi è Merlin Connect: ne parliamo meglio nel paragrafo successivo.
Merlin Connect: il software per l’Industria 4.0
Merlin Connect è il software specifico per l’interconnessione dei macchinari, progettato per rispettare tutti i requisiti Industria 4.0. Si tratta di uno strumento versatile, adatto a qualsiasi settore merceologico e a qualsiasi tipologia di macchina. Ecco le sue principali funzionalità:
- Raccolta e monitoraggio dati: il software legge ed elabora qualsiasi tipologia di dato generato dalle apparecchiature durante i processi di lavorazione (come ad esempio numero di pezzi prodotti, tempistiche, errori, allarmi, scarti eccetera). Le informazioni vengono raccolte e rese disponibili attraverso la propria interfaccia cloud.
- Invio di comandi e controllo da remoto: nell’ottica di un’interconnessione bidirezionale, Merlin Connect permette non solo la lettura dei dati di produzione ma il controllo dei macchinari da remoto. Sempre accendendo all’interfaccia cloud, è infatti possibile inviare comandi ai macchinari (ad esempio start, stop, scelta programma, scelta del numero di pezzi da lavorare eccetera) direttamente dal proprio pc, ovunque ci si trovi.
- Conservazione dei dati: Merlin Connect ha pensato anche al backup. Lo storico dei dati può essere archiviato e consultato in ogni momento; le informazioni inoltre vengono organizzate in pratici report e grafici scaricabili in ogni momento.
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