Con il termine “industria 4.0” si intende il processo di digitalizzazione delle imprese per automatizzare i processi industriali tramite l’introduzione di specifiche tecnologie abilitanti.

Il concetto di “interconnessione” è alla base della quarta rivoluzione industriale: grazie all’integrazione tra software 4.0 e macchinari industriali infatti, è possibile acquisire i dati che le macchine generano mentre sono in attività, leggerli ed analizzarli per migliorare i processi produttivi aziendali. Si parla quindi di dati relativi al numero di pezzi prodotti, alle tempistiche di lavorazione, anomalie, errori […].

Ma c’è anche un altro lato molto interessante relativo all’Industria 4.0 e al concetto di interconnessione: quello dell’efficienza energetica.

Industria 4.0 ed efficienza energetica: qual è il rapporto?

Le tecnologie dell’Industria 4.0 possono essere sfruttate anche in ottica di efficienza energetica. Del resto, oggi è quasi impossibile parlare di digitalizzazione e sviluppo senza ragionare in termini di sostenibilità: lo sa bene anche l’Unione Europea, che nel gennaio 2021 ha pubblicato il rapporto “Industria 5.0: Verso un’industria europea sostenibile, umanocentrica e resiliente”. Secondo l’UE, in considerazione del peggioramento della crisi climatica e ambientale, lo sviluppo industriale del futuro dovrà necessariamente avere come principio cardine la sostenibilità, intesa come riduzione degli sprechi, ridotto consumo di risorse materiali ed energetiche, utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Già dai dati del Digital Energy Efficiency Report 2021 (curato dall’Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano) è emerso come gli investimenti da parte delle imprese in campo energetico nel 2020 abbiano toccato quota 2,1 miliardi di euro.

Ora, alla luce dei recenti avvenimenti mondiali, tutto ciò è diventato ancora più importante. L’efficienza energetica non è un traguardo da raggiungere nel futuro, ma una necessità da soddisfare adesso, nel più breve tempo possibile: il fortissimo aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas è infatti la principale fonte di preoccupazione per le aziende, sia italiane che europee.

Soluzioni 4.0 per l’efficientamento energetico

Quali sono le soluzioni di Industria 4.0 presenti sul mercato che si occupano di efficienza e risparmio energetico? Ne esistono diverse sia in ambito software che hardware:

  • Soluzioni di analisi e gestione energetica in azienda

  • Sistemi per il controllo, la gestione e l’ottimizzazione dei consumi

  • Software per il monitoraggio e la gestione delle prestazioni dei macchinari

  • Sistemi per l’ottimizzazione dei processi produttivi (uno su tutti, il gestionale ERP)

  • Soluzioni Internet of Things (come ad esempio Merlin Connect)

L’Internet of Things è una delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0, ed è anche strettamente legata al concetto di “Smart Energy”. Con questa definizione si intende una modalità di gestione dell’energia che, grazie ai sistemi IoT, permette un miglioramento dell’efficienza energetica in termini di produzione, utilizzo e consumo.

Le soluzioni IoT possono essere applicate in impianti produttivi sia sotto forma di hardware (sensori, termostati, sistemi di illuminazione intelligenti eccetera) che software. L’ideale è l’utilizzo combinato di queste due forme; in questo caso il vantaggio dell’investimento 4.0 è doppio: da un lato c’è la possibilità di controllare, monitorare e agire concretamente per ridurre e ottimizzare i consumi, con benefici sia in termini di costi che di produttività, dall’altro l’azienda rende la propria attività più sostenibile anche nel lungo periodo, aumentando la competitività.

Incentivi a sostegno degli investimenti 4.0 per l’efficienza energetica

Il percorso verso l’efficientamente energetico e la transizione green delle aziende viene sostenuto, nel nostro Paese, da diverse tipologie di sostegni economici. Il PNRR ha un ruolo da protagonista: composto da 5 macro obiettivi, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza cita la transizione ecologica come seconda missione, in accordo con il progetto Next Generation EU. Per le riforme e gli investimenti necessari sono stati stanziati 1,25 miliardi di euro, da distribuire attraverso diverse forme di incentivo:

  • Piano Nazionale Transizione 4.0: agevolazioni fino al 50%, sotto forma di credito di imposta, per investimenti in beni strumentali 4.0, sia materiali (macchinari) che immateriali (software)
  • Investimenti sostenibili 4.0: incentivi destinati a micro imprese e PMI a favore della realizzazione di investimenti innovativi e sostenibili, in coerenza con quanto previsto dal Piano Transizione 4.0.
  • Green New Deal: contributo per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare
  • Fondo crescita sostenibile per R&S ed economia circolare: il fondo è relativo a progetti di ricerca, sviluppo e sperimentazione di soluzioni innovative per l’utilizzo efficiente delle risorse. In particolare, si occupa di favorire l’adozione, da parte delle attività produttive, di modelli di economia circolare in cui prodotti materiali possano essere valorizzati quanto più a lungo possibile, riducendo al minuimo gli scarti ed i rifiuti.

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